Di Giandomenico Morabito –
Con il decimo album di inediti, torna sulla scena italiana la band di Samuel & Co. Pubblicano “Realtà aumentata” e sono i migliori Subsonica di sempre.
Il brano “Cani umani” apre le danze, sancendo un’idea stilistica dall’impronta sicura, facendo sfoggio della solita perizia tecnica per parole criptiche su quest’esistente. “Mattino di luce” mette in evidenza un tocco soft nella somma compositiva di questi musicisti, offrendoci una testualità visionaria quanto basta. “Pugno di sabbia” è caratterizzato dalla chitarra di Max, che dà il via allo slancio grintoso della voce di Samuel, cantando un’invettiva sulle contraddizioni sociali di questa realtà morbosa.
“Universo” è un quadretto sull’affezione amorosa, di cui si sottolinea l’eccellenza di un suono che s’identifica nel suo essere innovativo e mai stancante. “Nessuna colpa” immortala lo stato musicale dei Subsonica 2024: ritmica convincente per l’usuale criticità. “Missili e droni” è segnata da Boosta, che avvia il cantato di Samuel per un episodio, che fa centro nel suo significato umano.
“Scoppia la bolla” (feat. Willie Peyote ed Ensi) è un frame frizzante, in cui Samuel sfoggia la sua vis polemica, servendosi del supporto indovinato dell’hip-hop. “Africa su Marte” è una canzone che si decifra in un’agile forma, che s’inquadra nel suo avvenirismo. “Grandine” è una Polaroid sulla dimensione metropolitana, che cova il suo focus nel simbolo della pioggia.
“Vitiligine” si basa sulla chitarra acustica di Max, stavolta delineante una scrittura matura su questa vita. Infine, “Adagio” si qualifica nella sua allure scura, regalandoci un flash che attrae nella sua presa d’ascolto. Insomma, disco consigliato non soltanto ai “pionieri” dei Nineties, bensì ad i più giovani, che vanno alla ricerca di rock di valore.
